Al via la 3° edizione della rassegna
Linguaggi senza frontiere
Linguaggi minoritari, world music e contaminazioni folk tornano ad incontrarsi a Bologna
Giovedì 14 ottobre sarà inaugurata la 3° stagione di Linguaggi senza frontiere, la rassegna di concerti che mescola linguaggi minoritari, world music e contaminazioni folk organizzata dall'associazione culturale Che Torni Babele e realizzata in collaborazione con le associazioni La Fabbrica e Visionarie e con il Suns-Festival della canzone in lingua minoritaria.
Anche quest'anno, teatro degli eventi sarà l'Arterìa, uno dei più attivi e vivaci live club della città.
Saranno tre gli appuntamenti della rassegna, che in questa edizione ospiterà quattro gruppi, di cui tre fortemente legati al tessuto culturale bolognese e un cantautore friulano vincitore del Suns nel 2009.
L'edizione 2010 di Linguaggi senza frontiere è realizzata grazie al contributo del Comune di Bologna e della Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
LA RASSEGNA 2010
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso l'Arterìa, vicolo Broglio 1/e – Bologna.
I concerti inizieranno alle ore 22,00, l'ingresso è gratuito.
Giovedì 14 ottobre
Lame a foglia d'oltremare (provenienza: Sardegna – lingua dei testi: sardo/italiano/francese)
Lame a foglia d’oltremare è un progetto musicale/letterario nato a Bologna nel 2004 e attivo già da allora anche in Sardegna. L’idea portante è quella di creare un dialogo vivo tra la Sardegna e le culture del mondo utilizzando la musica e la poesia.
/www.myspace.com/lameafoglia
Giovedì 11 novembre
Stefano Zuffi e AlchemicOrchestra (provenienza: Emilia Romagna)
Infinite influenze musicali, molteplici sollecitazioni che divengono un genere, uno stile, . Irlandese, klezmer, sefardita, bretone, gitano, greco serbo, rom… Fruttifera creolizzazione di suoni, meticcia metabolizzazione di generi, ricchezza del molteplice: AlchemicOrchestra. Stefano Zuffi da oltre vent’anni svolge una intensa attività di concerti e spettacoli sia nell’ambito della musica antica che in quella popolare.
www.myspace.com/stefanozuffi
Giovedì 16 dicembre
Lino Straulino (vincitore Suns 2009 – provenienza: Friuli – lingua dei testi: friulano)
Lino Straulino è un musicista italiano di lingua friulana. Originario della Carnia è inoltre cantautore, compositore e chitarrista. Dall'inizio degli anni '90 è uno dei maggiori esponenti della gnove musiche furlane (nuova musica friulana).
www.myspace.com/linostraulino
La Via Della Seta (provenienza: Bologna – lingua dei testi: italiano)
Ne la Via della seta, Andrea Gianessi e i suoi compagni seguono idealmente, tramite il fascino del suono, le strade tra la Cina e l'Europa, incontrandosi lungo il viaggio, come in un moderno caravanserraglio.
www.myspace.com/laviadellaseta
IL PROGETTO
Con il progetto “Linguaggi senza frontiere”, si ha come obiettivo quello di cercare di esprimere e realizzare al meglio la filosofia che sta alla base dell'associazione “Che Torni Babele”. L'obiettivo principale è dunque quello di diffondere diversi linguaggi artistici per promuovere uno scambio e una condivisione di cultura, senza confini e barriere, senza frontiere appunto.
Linguaggi Senza Frontiere, vuole essere una provocazione e una festa. Nel nome stesso si esprime la voglia di varietà, in tutti i sensi, contro l’omologazione che tende ad appiattire pensiero, usi, costumi, riti e miti.
Dalla necessità di ritrovarsi insieme in uno spazio di confronto, nasce appunto il progetto.
L’idea è di creare una piccola Babele, in cui ognuno parli la propria lingua e si manifesti con le proprie modalità espressive.
Con “lingua” si intende sia il linguaggio parlato, sia ogni forma di comunicazione: musica, poesia, letteratura, arti visive, performances… Coinvolgere singoli o gruppi che esprimono la propria identità culturale non solo mediante l’uso delle lingue di provenienza e dei loro dialetti attraverso l’arte ma anche con altri linguaggi contemporanei. Si vuole valorizzare quegli artisti che, nel loro modo di interpretare le proprie radici, le contaminano con altre espressioni re-inventando nuovi generi, con linguaggi più affini alle nuove generazioni: “La tradizione è una pratica da inventare”.
Questi artisti sono la nuova linfa della cultura popolare contemporanea.
Siamo nel Mediterraneo. Nel cuore dell’area di tradizione orale: tuttora il principale modello espressivo di milioni d’abitanti del globo. Il rito è la forma ancestrale più riconoscibile della comunicazione: è lì che il simbolo prende consistenza e forma. E più si va verso una profondità di contenuti, più il “rituale” artistico diventa pregnante e significativo. Celebrare il rito significa avere a che fare con le sue radici profonde e rielaborarne i contenuti in nuovi contesti. Per questo oggi è importante proporre il collegamento fra la comunicazione sociale attuale ed i suoi archetipi, saperne interpretare l’evoluzione con un modificato atteggiamento intellettuale che costruisca una nuova relazione con le origini.
Web:
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Sofia Palermo
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